L'ecommerce del futuro, tra realtà virtuale, avatar e personalizzazione

Come si svilupperanno gli acquisti online tra qualche anno? Alcune tecnologie a cui già si sta lavorando oggi ci danno qualche indizio?

Acquistare in realtà virtuale

Una delle tecnologie che potrebbe trainare il futuro del commercio elettronico è la realtà virtuale. Che permette di simulare un’esperienza di acquisto in-Store lasciandoci comodamente sul divano di casa. E aggiungendo tutti i vantaggi che le piattaforme digitali possono dare all’esperienza di shopping. Che sia la spesa al supermercato o la ricerca di un nuovo vestito. Un software di questo tipo già lo produce un’azienda italiana, chiamata InVRsion. Per ora uno strumento per ricerche di marketing da parte delle aziende, ma il suo fondatore Matteo Esposito guarda avanti: «Abbiamo sempre pensato che in un futuro la realtà virtuale potrà aiutare anche i consumatori». A InVRsion si sta già immaginando un nuovo modo di fare acquisti online, una fusione tra la spesa tradizionale e l’ecommerce:

«Dall’una prendiamo il rituale che ruota attorno al punto vendita, che per noi è importante rimanga identico per mantenere alcune abitudini da ritrovare anche nel virtuale. Poi entrano in gioco le potenzialità dell’ecommerce: posso scegliere di filtrare i prodotti, avere una lista desideri che mi guida tra gli scaffali per trovare ciò che mi serve, usare l’intelligenza artificiale che controlla cos’ho nel carrello e mi suggerisce ingredienti da abbinare. O attivare il Voice commerce, un assistente virtuale a cui posso chiedere aiuto». A InVrsion, dopo il boom dell’ecommerce di questi mesi di lockdown — e un domani in cui il distanziamento sociale sarà ancora la norma, almeno per diversi mesi — si sta cercando di anticipare il più possibile le necessità del prossimo futuro di clienti, aziende e soprattutto marchi fashion.

«C’è un interesse clamoroso, noi riceviamo tutti i giorni richieste sulla virtualizzazione. Ma si ricade sempre sullo specchietto retrovisore. Tutti vogliono innovare ma guardando indietro ai video 360 che sono tecnologie di vent’anni fa. Creare ora un sito web che ti permette di navigare uno store 3D è un’idea vecchia», aggiunge Esposito. Proprio per la moda è già in cantiere un sistema di virtualizzazione dei negozi che verrà lanciato nella sua prima versione alla fine dell’estate per costruire «una nuova idea di ecommerce. Noi abbiamo un’idea molto chiara al riguardo: dev’essere un mondo interattivo, immersivo, fruibile dai dispositivi dell’utente». Fondamentalmente un «secondo sbocco di un ecommerce già pre-esistente, così da sfruttare lo stesso sistema di logistica» e che però permette di vivere l’acquisto davvero. E non solo attraverso immagini, testo e click. Per fare questo, però, servono delle innovazioni che portano nel digitale sia noi sia gli oggetti che vogliamo comprare.

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